Trasformare ogni pasto in un'esperienza di benessere e gioia

La trasformazione consiste nel sapersi autoregolare, riconnettersi con l’autentico senso di fame e sazietà tenendo in considerazione i nostri stati interni e le influenze dei fattori esterni. Diventare consapevoli delle infinite possibilità che abbiamo a disposizione per nutrirci, imparando a selezionare e preparare il cibo, rispettando la propria saggezza interiore. Utilizzare i 5 sensi per la scelta degli alimenti, che siano così soddisfacenti per noi, ma nutrienti per il corpo Riconoscere le nostre abituali risposte al cibo (mi piace, non mi piace o neutro) senza giudicare Mangiare con intenzione: essere propositivo quando si mangia Mangiare con attenzione: eliminare o ridurre al minimo le distrazioni. Entrare in sintonia con i sapori, gli odori, la temperatura e la consistenza del cibo.

Ascoltare i segnali del corpo che indicano il livello di fame e di pienezza

Il metodo che propongo è l'integrazione teorico-pratici tra la MINDFULNESS e l'ESPERIENZA VISSUTA PRATICAMENTE delle sensazioni corporee ed emotive, mangiando determinati alimenti

Il corso prevedere 10 incontri di 2 ore l'una più 2 incontri di follow up:

il primo dopo tre mesi , il secondo dopo sei mesi.

COSA FAREMO IN QUESTI 10 INCONTRI:

PRIMO INCONTRO “Introduzione al percorso:

i pilastri della mindfulness e collegamento con il nostro modo di mangiare”  


1 Capire gli obiettivi del corso

2 Far entrare i partecipanti nella filosofia della mindfulness

3 Capire gli obiettivi del corso

Grazie a questo primo incontro scoprirai il nesso tra i principi della mindfulness e il nostro modo di approcciarsi al cibo.

Questo ti permetterà di prestare maggiore attenzione al proprio modo di mangiare e iniziare a pensare ad eventuali cambiamenti da adottare

SECONDO INCONTRO  “L'importanza della consapevolezza nell'approccio al cibo” 

1 Riconoscere che esistono diversi tipi di fame

2 Riconoscere l'importanza della meditazione per essere più consapevoli quando si mangia

3 Sintonizzarsi sulle caratteristiche fisiche del cibo

4 Sintonizzarsi sulle abitudini e i processi del cibarsi.

Nota come mangi.

Questo incontro ti permetterà di riconoscere i tuoi alimenti trigger -cibi condizionanti a cui non sappiamo rinunciare- che portano a mangiare pur non avendo fame. Da questo momento in poi ci si lavorerà per far diminuire la loro influenza sul nostro modo di mangiare

TERZO INCONTRO ”Mangiare incosapevolmente”

1 Prendere coscienza dei nostri limiti su come mangiamo

2 Iniziare a lavorare con i nostri alimenti trigger

3.Diventare consapevoli delle emozioni sottostanti alla scelta del cibo

Tale incontro ci fa riflettere su come e quanto le proprie emozioni e le abitudini sbagliate possano influenzare il modo di mangiare

QUARTO INCONTRO “La fame cellulare e la fame emotiva

1 Iniziare a riflettere sul nostro senso di fame: chiedere al corpo di cosa ha bisogno

2 Dare importanza al potere intuitivo del corpo

3 Imparare ad autoregolarsi. Mangiare può diventare una consolazione e non ci si riesce ad autoregolarsi

In questo incontro si impara ad prestare attenzione ai segnali del nostro corpo che ci guideranno nelle scelte alimentari

QUINTO INCONTRO “Il rapporto tra sazietà, soddisfazione e gusto”

1 Concentrarsi sul proprio gusto

2 Acquistare consapevolezza dello scarso interesse che abbiamo nei confronti del gusto

3 Conoscere il ruolo delle papille gustative

Grazie a questo incontro si apprezza il gusto nell'assaporare i cibi e ci si concentra sul piacere che questo dà.

SESTO INCONTRO “Pienezza dello stomaco e potere della scelta”

1 Imparare a autoregolarsi e a scegliere sia al supermercato che davanti ad un buffet

2 Imparare a smettere di mangiare quando moderatamente pieni

L'obiettivo di tale incontro è imparare a scegliere quando smettere di mangiare puntando l'attenzione sulla differenza tra pienezza dello stomaco e sazietà

SETTIMO INCONTRO “Il perdono"

E' stato dimostrato che quando ci si priva del cibo che amiamo si imposta un sistema di autosabotaggio rischiando di mangiare in modo compulsivo gli alimenti che abbiamo evitato.

In questo incontro si impara ad essere indulgenti con se stessi. A prestare attenzione alle voci interiori e andare oltre il nostro “critico interiore” prendendosi cura di Sè con gentilezza.

OTTAVO INCONTRO “Sviluppo della saggezza interiore”

Tutto il lavoro fatto negli incontri precedenti è servito per sviluppare la saggezza interiore, cioè la consapevolezza.

In particolare, in questo incontro si sviluppa la consapevolezza per lenire le emozioni disturbanti.

Thich Naht han, monaco buddhista vietnamita, afferma che “la consapevolezza è l’energia che noi generiamo camminando, respirando, sedendo, ma anche lavando i piatti consapevolmente” nel presente. “Nella consapevolezza c’è l’energia della concentrazione e della visione profonda.

La consapevolezza ci permette di comprendere, di accettare, di amare e di alleviare la sofferenza. Per questo l’isola della consapevolezza è il nostro miglior rifugio”

NONO INCONTRO “Confronto ed integrazione tra saggezza interiore ed : esteriore.”

Grazie a tale incontro si lavora per trovare un giusto equilibrio tra saggezza interiore (consapevolezza) e saggezza esteriore intesa come conoscenza delle buone regole per una alimentazione sana ed equilibrata.

Tale incontro sarà caratterizzato dal confronto con una nutrizionista la quale ci illustrerà, secondo la sua esperienza, i principi base di una buona alimentazione

DECIMO INCONTRO “ Prevenzione delle ricadute"

L'ultimo incontro è contraddistinto dallo sperimentare il mantenimento di ciò che si è raggiunto negli incontri precedenti, focalizzandoci sulle caratteristiche salienti del corso.

L'erogazione del corso può essere fatta sia in gruppo che in individuale. Sia on line che in presenza o utilizzando una formula mista.

Iniziamo!

Senti che questo percorso fa al caso tuo?

Dottoressa

Roberta Andreani psicologa

Aiuto uomini e donne a far pace con il cibo recuperando benessere fisico ed emotivo attraverso un percorso di mindful eating, -integrazione mente e corpo - in 10 incontri più 2 di follow up, anche se hai fallito con le diete tradizionali.

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In un universo in tempesta di impegni, scadenze e distrazioni, una sola sfera di luce calda galleggia intatta. Al suo interno, una persona è in pace. Il caos le scorre attorno senza poterla intaccare. Perché lei ha deciso che quello spazio è la sua priorità. Il resto può aspettare.

Gestione del tempo

September 19, 20252 min read

Non è il tempo che manca, è la priorità che dai a te stesso

Quante volte ti sei detto “non ho tempo per me”?

Viviamo immersi in giornate frenetiche, tra impegni, responsabilità, notifiche e doveri che sembrano non lasciare spazio al respiro. Spesso diamo così tanto agli altri – al lavoro, alla famiglia, agli amici – che ci dimentichiamo di una persona fondamentale: noi stessi.

La giornata scorre tra lavoro, impegni familiari e mille responsabilità, e alla fine rimane la sensazione di non riuscire mai a ritagliarsi uno spazio personale.

La verità è che il tempo non si trova, si crea. E il primo passo è riconoscere che prendersi cura di sé non è un lusso, ma una necessità.

Perché è importante prendersi del tempo per sé

  1. Ricarichi energia: un momento di pausa non è tempo perso, ma investimento per essere più lucido ed efficace.

  2. Migliori le decisioni: quando sei sempre “in corsa” il rischio è reagire in automatico, senza pensare davvero a cosa vuoi.

  3. Ritrovi equilibrio: uno spazio personale permette di gestire meglio lo stress e le relazioni.

Non si tratta di avere più tempo, ma di gestirlo diversamente

Molti pensano: “Quando avrò meno impegni, mi dedicherò a me stesso”. Ma quella condizione ideale non arriva mai.
Il punto è decidere di inserire nella routine piccoli momenti solo per te, anche di pochi minuti, e proteggerli come fossero appuntamenti importanti.

Anche solo 10 minuti al giorno, se vissuti con consapevolezza, possono diventare uno spazio prezioso per riconnetterti con chi sei davvero, ascoltare ciò che senti, accogliere ciò che hai bisogno di lasciare andare.
Non serve andare lontano o avere giornate intere libere: basta un momento, tuo, autentico, vissuto in presenza.

In quel tempo, puoi respirare.
Puoi fermarti.
Puoi ritrovare chiarezza, equilibrio, centratura.
E soprattutto, puoi ricominciare a
sentirti.

Se senti che hai bisogno di rallentare, di ritrovarti, di imparare a stare con te senza giudizio, sappi che non sei solə.

Esempi pratici:

  • 10 minuti al mattino senza telefono per pianificare la giornata.

  • Una passeggiata breve, ma quotidiana.

  • Un’ora alla settimana dedicata a riflettere, leggere o semplicemente fermarsi.

Conclusione

Prendersi tempo non significa sottrarlo ad altro, ma restituire qualità a tutto ciò che fai.
Se continui a rimandare, resterai intrappolato nella sensazione di non avere mai spazio e tempo per te.

Se senti che hai bisogno di rallentare, di ritrovarti, di imparare a stare con te senza giudizio, sappi che non sei solə.
Questo è il mio lavoro, ed è anche la mia missione:
accompagnarti nel creare uno spazio dentro di te dove sentirti finalmente a casa.

Se leggendo queste parole hai sentito un piccolo "sì" dentro di te, forse è il momento giusto per iniziare.
Scrivimi a
[email protected] o contattami su whatsapp al 3382478692. 

Raccontami da dove vuoi ripartire. Insieme, possiamo costruire il tuo spazio.

Con affetto

Roberta

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Roberta Andreani

Aiuto uomini e donne a far pace con il cibo recuperando benessere fisico ed emotivo attraverso un percorso di mindful-eating, -integrazione mente e corpo - in 10 incontri più 2 di follow up, anche se hai fallito con le diete tradizionali.

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